Convegno sulla biomeccanica forense 2019 presso Villa Lampedusa (Palermo)
Partecipazione formativa al convegno intitolato “Biomeccanica Forense: la meccanica ed i criteri medico-legali di produzione delle lesioni traumatiche derivanti da sinistri stradali”.
Il convegno dal titolo “Biomeccanica Forense: la meccanica ed i criteri medico-legali di produzione delle lesioni traumatiche derivanti da sinistri stradali”, è stato organizzato da Expertise&Experience Srl, S.For.Ass.Sas, Concilium Adr con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, dell’Ordine dei Medici della Provincia di Palermo, dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo e Provincia e dall’Asso.me.l (Associazione medico legali– Associazione Specialisti Medici Legali).
Hanno dato inizio al convegno il Prof. Di Dio (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo) e l’Avv. Di Stefano (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo)
L’ing. Alberto Sartori, esperto in biomeccanica forense, ha trattato i seguenti temi:
- Biomeccanica degli impatti a bassa velocità: colpo di frusta;
- Sistemi di sicurezza degli autoveicoli e come il loro uso influisca sulla riduzione delle lesioni;
- Biomeccanica dei traumi: pedone, ciclista e motociclista.
All’evento sono intervenuti, dando il loro prezioso contributo, la Dott.ssa G. Nozzetti (magistrato presso la Terza Sezione Civile del Tribunale di Palermo) che ha messo in evidenza “l’importanza della CTU”; il Dott. M. Ruvolo (presidente della Sezione Civile del Tribunale di Marsala) che ha parlato della “prova scientifica e soluzioni giudiziarie”; il Prof. C. Pomara (Ordinario di Medicina Legale all’Università di Catania e direttore della Medicina Legale del Policlinico di Catania) che ha affrontato il tema “Fatalità versus complicanza”; la Prof. A. Argo (ordinario di Medicina Legale all’Università di Palermo e direttore della Medicina Legale del Policlinico di Palermo) che è intervenuta sulla “Biomeccanica dei traumi: necessità di integrazioni di competenze e sapere”.
Qualche cenno sulla biomeccanica forense.
La Biomeccanica forense è una scienza che comporta l'applicazione dei principi della meccanica nell'ambito della medicina, della scienza dello sport, della biologia, dell'ergonomia, della ricostruzione di incidenti stradali.
Attraverso tale disciplina è possibile individuare il nesso causale tra una lesione sofferta da un soggetto e l’evento dannoso che questi ha subito.
L’individuazione della compatibilità tra la lesione sofferta e l’evento dannoso è di fondamentale importanza in ambito assicurativo e in ambito giudiziario al fine di ottenere un risarcimento.
Prendiamo spunto da uno degli argomenti trattati dall’ing. A. Sartori relativamente al colpo di frusta subito nei sinistri stradali (tamponamenti) avvenuti a basse velocità, evidenziando come in questo caso diventa necessario dimostrare che può esistere una compatibilità tra la lesione sofferta e l’evento dannoso anche quando sul veicolo si riscontrano danni di lieve entità.
Per il caso specifico è utile accertarsi di eventuali danni interni (esempio: traversa posteriore), visibili solo dopo la rimozione del paraurti posteriore, ed eventualmente eseguire una perizia ergonometrica.
Siamo grati agli organizzatori del corso e ai relatori per la fruttuosa opportunità di formazione e di confronto che hanno fornito.
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